Intervista a FRANCESCO GABBANI

29/06/2021

Il concerto in Arena di domenica 4 luglio, la preparazione (anche fisica) per affrontarlo. Il suo rapporto con Verona e con il Maestro Franco Battiato.
Francesco Gabbani parla con Arenalive e racconta i giorni che mancano al suo evento del 4 luglio in anfiteatro, “In Arena e viceversa”, un concerto-show che racchiude cinque anni di carriera, con una serie di sorprese. E per questo spettacolo, prodotto da Vivo Concerti, sono ancora aperte le prevendite. Tutte le info sul sito www.vivoconcerti.com e sul nostro arenalive.it

D: Francesco, quattro anni fa il concerto al teatro Romano, la “prima” del tour di “Magellano”; il 4 luglio il concerto in Arena: qual è il tuo rapporto con Verona e con l’Arena, dove sei passato più volte (ma mai con un concerto tutto tuo)? E ti è capitato di assistere a qualche “live” di altri artisti in Arena, negli anni scorsi?

R: «Effettivamente il tour del 2017, quello dell’album “Magellano” e di “Occidentali’s karma” è partito proprio dal Teatro Romano di Verona ed è stato, a tutti gli  effetti, un debutto di buon auspicio per un tour che si è rivelato eccezionale, sia dal punto di vista dei numeri che delle soddisfazioni emotive. Per questo motivo è per me inevitabile avere un pensiero piacevole verso la città di Verona che, in generale, mi regala sempre delle fantastiche emozioni.

In quel momento pensavo all’Arena di Verona e a un concerto tutto mio quasi come una chimera, come un punto di arrivo e, sicuramente,  pensare che si sta realizzando questo sogno, a distanza di una manciata di anni, mi rende ancora più legato alla città.

Per il momento, pur avendo avuto occasione di esibirmi all’Arena all’interno di festival e show televisivi, paradossalmente non ho mai assistito a uno spettacolo da spettatore.

Sono però conscio che su quel palco sono passati spettacoli e artisti che hanno fatto la storia della musica e dell’arte. E questo mi rende ancora più orgoglioso di aggiungermi umilmente a questa lista».

D: In cosa il concerto in Arena sarà diverso dagli altri tuoi “live”?

R: «Credo che quello che renderà speciale questo concerto, insieme alla grande intesa che c’è tra me e il mio pubblico, sarà proprio l’Arena di Verona, che è già di per sé uno spettacolo a tutti gli effetti. Il valore aggiunto ulteriore, considerato il momento storico, sarà il senso inevitabile di rinascita e di voglia di condivisione».

D: E come ti prepari in questi giorni?

R: «Mi sto preparando tecnicamente in un modo canonico. Sto provando oramai da un mese con la mia band. Tutti i giorni alterno prove musicali e allenamento fisico, importantissimo per reggere la portata di un concerto di questo livello, considerato anche il fatto che ormai è da un po’ di tempo che non tengo concerti di questi tipo».

D: Hai ricordato Franco Battiato con parole commoventi e molto zen («Oh Maestro tu ci lasci…»), e sicuramente è tra gli artisti che ti hanno più influenzato (a ben ascoltare, “Occidentali’s karma” potrebbe far parte de “La voce del padrone”…). Ci racconti come sono stati i tuoi incontri con Battiato? E c’è la possibilità che tu gli renda omaggio nel tuo concerto in Arena?

R: «Sono lusingato da questa domanda: effettivamente il Maestro Franco Battiato è sempre stato uno dei miei riferimenti più importanti , un’ispirazione. In alcune mie canzoni è presente una duplice chiave di lettura tra un’apparente leggerezza e un’analisi più profonda di carattere filosofico esistenziale, effettivamente tipica di Battiato, soprattutto nei brani dell’album “La voce del padrone”. Per me è stato un momento speciale l’essere stato invitato da Franco, nel 2017,  ad esibirmi all’interno del festival ideato da lui all’Anfiteatro di Milo, vicino a casa sua. In quell’occasione ho avuto l’onore e il piacere di trascorrere del tempo col Maestro nella sua abitazione e ricordo, con un sentimento di tenerezza, il modo in cui mi ha mostrato i quadri  che faceva (soprattutto ritratti). Me li ha mostrati con la stessa spontaneità e ingenuità con cui un bambino mostra il suo nuovo gioco.

Sul fatto di rendergli omaggio con una canzone durante il mio concerto all’Arena di Verona, ci sto ancora ragionando. Ma se anche fosse, spero che possiate comprendere, non mi andrebbe di “spoilerarlo” ( come si usa dire), proprio per non rovinare l’eventuale sorpresa ai presenti».

Giulio Brusati

(Foto: Ennevi Foto)

Condividi su:

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta aggiornato su tutte le novità e gli eventi dell'Arena di Verona

Chi si è esibito
all'Arena di Verona?

TIMELINE

I NUMERI DEL 2023

38 SPETTACOLI
15 SERATE TV
400 mila SPETTATORI
30 Mln TELESPETTATORI
440 ARTISTI SUL PALCO
6 EVENTI UNICI CREATI PER L'ARENA DI VERONA